Un giorno a Casperia: a spasso per il borgo medievale, tra storia, leggenda e tradizione gastronomica

Pubblicato il 19 luglio 2024 alle ore 11:55

Accoccolato fra le colline della Sabina dorme indisturbato un antico borgo, che è un peccato non scoprire... sto parlando di Casperia, meta ideale per la fuga di un giorno!

Scopriamola insieme!

 

Nella provincia laziale di Rieti, Casperia è ritenuto uno tra i borghi più belli e più antichi d’Italia, così antico da essere citato da Virgilio nell’Eneide.

Terra di forte ispirazione religiosa, grazie alla presenza dei santuari francescani, la più settentrionale delle province laziali è da sempre meta ideale per chi cerca un turismo immerso nel verde. 

Favorita dai papi, amata dai poeti, impreziosita da un’architettura medievale che sorge sulle pendici di un aspro colle, Casperia è una meta assolutamente da visitare.

Questa cittadina è un mix di storia, di leggenda e di tradizioni dal fascino incredibile.

 

Fonte: www.visitlazio.com

«Sciame agglutinato di case grigie e di tetti ocra, stretti da una cintura di mura e di torri»

Così descrisse Casperia il pittore livornese Giovanni Fattori, massimo esponente della corrente dei Macchiaioli

 

Casperia vanta ancora oggi la presenza intatta di un’immutata architettura medievale, chiamata a “bulbo di cipolla”.

Ma la caratteristica di questo luogo non è solo la bellezza del suo borgo senza tempo: passeggiando per le strade di Casperia potete ammirare splendidi scorci sui Monti Sabini e paesaggi mozzafiato sulla Valle del Tevere, sino all’orizzonte del Monte Soratte.

Come arrivare

Potete raggiungere il borgo di Casperia in auto:

- da Roma si percorre la via Salaria fino a passo Corese e si prosegue poi lungo la Strada Statale 313;

- da Rieti, vi si può accedere dalla strada provinciale Fonte Cerro oppure dalla panoramica strada provinciale Tancia, che taglia la montagna e passa per Poggio Catino.

Aspra Sabina... qualche cenno storico

Il nome di Casperia venne adottato solo nel 1947.

L'appellativo con cui era conosciuta questa cittadina prima del 1947 era "Aspra Sabina".

Ci sono diverse teorie per cui venne scelto questo nome: potrebbe essere per l’asperità del territorio, per il nome del colle su cui sorge («qui nominatur Aspra» come attestato da fonti medievali custodite nell’Archivio storico comunale) o per l’antica casata degli Asproni.

 

Ma chi furono i suoi padri fondatori? Quale storia nasconde ben celata tra le pietre dei suoi vicoli? 

Per conoscerne le origini, che paiono addirittura risalire ai Sabini, bisogna viaggiare con la mente fino al Mar Caspio, nella lontanissima Russia.

È da qui che proveniva Sabo, il condottiero degli Urali cacciato da Licurgo a Sparta e giunto dopo migliaia di chilometri fino all’attuale reatino. La fondazione del borgo sabino potrebbe dunque anticipare, e non di poco, la stessa nascita di Roma.

 

Il primo e più celebre autore a parlare di Casperia nell’antichità è Virgilio, che addirittura gli dedica quattro versi nel settimo libro dell’Eneide. La cita tra le città che inviarono truppe in aiuto al re Turno per la guerra contro Enea.

 

"Una ingens Amiterna cohors priscique Quirites, Ereti manus omnis oliuiferaeque Mutuscae; qui Nomentum urbem, qui Rosea rura Velini, qui Tetricae horrentis rupes montemque Severum Casperiamque colunt Forulosque et flumen Himellae

Una sola, imponente, è la coorte Amiterna, e i prischi Quiriti,
e tutta la schiera d’Ereto e Mutusca, la ricca d’olivi;
e chi la città di Nomento, e chi la Rosea e il Velino,
chi l’irte rupi di Tétrica abita e il monte Severo,
Casperia e Foruli e l’Imella scorrente."

 

Diversi autori classici, tra cui Silio Italico, Vibio Sequestre e Mauro Servio Onorato, hanno trattato estesamente l’argomento.
Hanno citato Casperia sia per il suo ruolo in battaglie storiche sia per la sua esistenza come entità indipendente dall’Urbe. Italico, in modo particolare, evidenzia il contributo di Casperia nella Seconda guerra punica, dove si schierò al fianco dei Romani contro le truppe di Annibale, scese dalle Alpi, probabilmente attraverso il Moncenisio o il Monginevro.

 

Fonte: www.visitlazio.com

Cosa vedere

Il centro storico di Casperia è formato da una struttura a “bulbo di cipolla”, con strade a cerchi concentrici che via via si restringono, inerpicandosi fino alla parte più alta del paese dove sorge la Chiesa di San Giovanni Battista.

Restaurata più volte a partire dal 1515, la chiesa presenta un campanile dalla struttura romanica. Una visita all’interno della chiesa è imperdibile grazie alle numerose opere d’arte conservate, insieme al maestoso organo e al monumentale presepe permanente installato nella sagrestia.

 

Ma i tesori da visitare non finiscono qui. Vale la pena ammirare anche la meraviglia barocca della Santissima Annunziata, il Palazzo Forani, risalente anch’esso al Seicento, e la Chiesa di Santa Maria in Legarano  appena fuori dal borgo.

I camminamenti nel centro storico di Casperia - Fonte: www.visitlazio.it

Torrioni, camminamenti, rivellini, feritoie, casematte, percorsi obbligati sono i testimoni della storia e delle origini medievali dell’antica Aspra Sabina, diventata Casperia solo nel 1947.

 

Oggi è uno dei pochi paesi ad avere un centro storico completamente chiuso alle automobili e al traffico in generale, con stradine ben curate e ricche di strutture ricettive e ristorative.

La Fontana del Belvedere - Fonte: www.visitlazio.it

Proseguendo lungo la salita a ciottoli perfettamente restaurata si raggiunge Piazza Umberto I e la bellissima Fontana del Belvedere.

La tradizione gastronomica di Casperia 

E dopo una bella passeggiata nel borgo non resta che scoprire la gastronomia di Casperia!

Negli uliveti del territorio di produce il famoso olio DOP della Sabina, per cui non potete perdervi una degustazione dell'olio extra vergine d'oliva su una bruschetta, sorseggiando un bicchiere di vino. 

 

Ma la vera specialità sono gli stringozzi, rigorosamente tirati a mano dalle mani sapienti delle signore del borgo.

Gli Stringozzi, patrimonio gastronomico d'Italia

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con il decreto ministeriale del 29 febbraio 2024, ha aggiornato l’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT).

Per il Lazio, tra i nuovi prodotti riconosciuti figurano anche gli “stringozzi aspresi”, la cui candidatura è stata proposta dall’Amministrazione comunale.

«I nostri amati stringozzi – dichiara il sindaco Marco Cossu – possono fregiarsi del prestigioso marchio nazionale. Con il decreto firmato dal ministro Lollobrigida si conclude il percorso durato un anno attraverso il quale abbiamo ricostruito la storia di questo prodotto tipico, riscoperto nel 1983 dalla Proloco di Casperia ed ininterrottamente valorizzato tramite la sagra. Dietro questo riconoscimento non c’è solo il lavoro dell’amministrazione comunale, che grazie all’interessamento del consigliere Lorenzo Capanna ha proposto la candidatura degli stringozzi alla Regione Lazio tramite l’Arsial, ma di tante persone che per decenni si sono adoperate con fatica per tutelare questo simbolo della nostra tradizione culinaria. Una vittoria per il paese intero».

Fonte: Tripadvisor - Sagra degli Stringozzi

Gli stringozzi sono un tipo di pasta fatta in casa, preparati con ingredienti semplici: solo acqua e farina.

L'impasto viene lavorato rigorosamente a mano, formando dei lunghi fili che poi sono raccolti in una matassa, i quali vengono cotti e conditi in vari modi: con il sugo o il ragù, con funghi porcini, ma anche con cacio e pepe e alla gricia, secondo la tradizione romana.

La forma della pasta è molto simile a quella delle stringhe in cuoio delle scarpe, da cui si pensa derivi il nome.

Ogni anno a Casperia si tiene la Sagra degli Stringozzi, arrivata alla 42esima edizione!

Quando sarà la prossima? Ad agosto 2024!!

Non perdetevela!

... scorci di Casperia, in cui il tempo sembra essersi fermato...

Grazie alla sua bellezza e al perfetto stato di conservazione del suo patrimonio artistico e paesaggistico Casperia oggi è stata insignita della Bandiera arancione del Touring Club Italiano, è uno tra i Borghi più belli d’Italia, ed è riconosciuta dal Times, insieme al borgo di Calcata, come Villaggio Ideale d’Italia.

Cosa aspettate a visitarla?


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Commenti

Cinzia
3 mesi fa

Bella idea per sfuggire alle affollatissime manifestazioni cittadine...un po' di sana provincia rilassa sicuramente di più.