L'Esercito di Terracotta, 兵马俑 Bīngmǎyǒng "statue di cavalli e soldati"
L'Esercito di terracotta non è solo una delle opere imperdibili per chiunque si rechi in Cina, ma è anche una delle opere più incredibili da ammirare in tutto il Mondo, probabilmente la maggiore scoperta archeologica del secolo scorso.
Dal 1987 il sito archeologico è inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO ed è considerato il più grande tesoro nazionale cinese, oltre ad essere considerato da molti l'Ottava meraviglia del mondo.
Non potrei essere più d'accordo!
E' un'opera magnifica, che lascia ogni visitatore senza parole!
Esercito di terracotta:
50 anni fa gli archeologi scoprivano
l’Ottava meraviglia del mondo
LA SCOPERTA
La scoperta di questo magnifico sito risale alla primavera del 1974 quando il contadino Yang Zhifa scoprì per primo alcune punte di lancia e frammenti di terracotta.
Il contadino ed altri uomini del villaggio di Xiyang, intenti a scavare pozzi di irrigazione nella regione di Litong, a 30 km da Xi’an, s’imbattono casualmente nella prima fossa sepolcrale contenente soldati e cavalli.
Una testa e una freccia in bronzo: questo gli si presentò davanti agli occhi.
Ma gli uomini furono completamente inconsapevoli del valore e della portata della scoperta, tanto che Yang Zhifa rivendette il bronzo trovato per pochi yuan, credendo si trattasse di semplici punte di freccia abbandonate nel terreno.
Grazie all'intervento di un impiegato del Ministero cinese gli studiosi s’interessarono alla zona ed in pochi mesi l’incredibile scoperta venne alla luce in tutta la sua maestosità.
Fu così che, per caso, furono scoperte tre fosse contenenti i famosi guerrieri in terracotta, parte del corredo funebre del primo imperatore cinese Qin Shihuang ( regno: 221 a.C. - 210 a.C.).
Gli scavi hanno riportato alla luce più di 8000 statue in terracotta tra guerrieri, arcieri, soldati a cavallo e carri, tutti parte di un'imponente armata disposta a vegliare in eterno le spoglie dell'imperatore Qin Shihuang e a proteggere la sua dimora nell'Aldilà.
Alcuni archeologi al lavoro sulle prime statue, rinvenute nell'estate del 1974
I tesori in attesa di essere scoperti sono ancora tanti e gli scavi continuano tutt'oggi: solo nel dicembre 2019, ad esempio, alla collezione si sono aggiunti ulteriori 220 guerrieri di terracotta, trovati in un'ala della fossa 1.
L’enorme armata che si estende per circa 2 chilometri sarebbe soltanto l’avanguardia di un ben più prezioso tesoro, talmente importante da essere stato sepolto molto in profondità: gli studiosi hanno ipotizzato che per trovare la tomba si debbano attraversare tre livelli di falde acquifere, e mura ricoperte di bronzo e solfuro di mercurio.
QUALCHE CENNO STORICO
Perché venne realizzato questo esercito e chi era il sovrano che avrebbe dovuto proteggere nell’aldilà?
La ricerca maniacale dell'immortalità accomuna molti dei popoli più antichi.
In Cina la tomba diventa un punto chiave per raggiungere l'immortalità: di fronte all'inevitabilità della morte terrena, ricreare vere e proprie abitazioni per i defunti significava donare ai morti un luogo di eterno riposo, una casa nell'Aldilà.
Per soddisfare l’ossessione di ottenere l’immortalità, Qin Shi Huangdi ordinò, ancora prima di diventare imperatore, la progettazione di una monumentale sepoltura.
La costruzione del mausoleo iniziò nel 247 a.C. e secondo le cronache del tempo impegnò 40 anni di lavoro e oltre 700.000 schiavi.
QIN SHI HUANDI, IL PRIMO IMPERATORE DELLA CINA
Qin Shi Huangdi (260-210 a.C.) è una figura leggendaria della storia cinese.
Il suo nome significa appunto “il primo imperatore della dinastia Qin”.
A lui si deve l’unificazione della Cina, fino al suo arrivo divisa in Sette regni.
Ritratto immaginario di Qin Shi Huang, primo imperatore cinese. Museo nazionale del palazzo, Taipei
Qin Shi Huangdi è un personaggio centrale per la storia della Cina, ma il suo nome è conosciuto in tutto il mondo perché legato a due tra i più importanti e noti simboli dell’archeologia cinese.
A lui si devono due grandi progetti:
1) l’inizio del progetto di costruzione della Grande Muraglia, nel 215 A.C.
2) la realizzazione del celebre esercito di terracotta, concepito come parte del grandioso corredo funerario che doveva accompagnare l’imperatore dopo la morte.
L'imperatore, ossessionato dall’idea dell’immortalità, ordinò la costruzione di un esercito che fosse la copia fedele dell’armata che lo aveva seguito nella conquista dell’impero, e che avrebbe continuato a servirlo anche dopo la morte.
IL SITO
L’esercito di terracotta si trova a circa 1,5 km dal tumulo artificiale che ospita le spoglie del primo imperatore cinese.
È distribuito in 3 fosse di diverse forme e dimensioni: la prima e la seconda sono attraversate da stretti corridoi, mentre la terza è a forma di U.
All'interno delle fosse, le truppe sono disposte in schieramenti da battaglia e la loro disposizione rispetta le antiche direttive di uno dei classici antichi della letteratura cinese, l'Arte della Guerra di SunTzu.
Il museo dell'esercito di terracotta comprende le 3 fosse originali e una sala espositiva dove sono conservate le armi dei guerrieri di terracotta e i carri in bronzo.
L'Esercito di terracotta | Immagini, leggenda, storia e guida di viaggio (viaggio-in-cina.it)
FOSSA 1
Nella Fossa 1, divisa in nove corridoi larghi 2,5 m ognuno, i soldati sono disposti “a rettangolo”: i balestrieri nelle prime tre file, seguiti dalla fanteria leggera, dai carri da guerra guidati da quattro cavalli e dalla fanteria pesante.
FOSSA 2
Nella Fossa 2 i soldati seguono uno “schieramento concentrico”: nella prima unità ci sono balestrieri inginocchiati, affiancati da arcieri e lancieri; nella seconda cavalieri e carri da guerra leggeri; nella terza fanti corazzati e carri pesanti; nella quarta carri leggeri e soldati a cavallo.
FOSSA 3
La Fossa 3, la più piccola e a forma di U, ospita il quartier generale dell’esercito: al centro un carro da guerra seguito da ufficiali di alto rango, ai lati altri ufficiali disposti a protezione del carro centrale.
LA SALA ESPOSITIVA
La Sala espositiva aprì l'1 ottobre 1983.
I due carri in bronzo esposti furono scoperti a 20 metri a ovest della tomba dell’imperatore Qin Shi Huang nel dicembre del 1980.
Furono accuratamente restaurati prima di essere esposti.
I carri sono trainati da quattro cavalli; si contano circa 3400 pezzi per ognuno e sono realizzati quasi interamente in bronzo, con alcuni particolari in oro e argento (circa 1720 pezzi) con funzione ornamentale.
Questi due preziosi reperti sono i ritrovamenti in bronzo meglio conservati della storia, oltre che i più grandi ed elaborati dell'epoca.
L'ESERCITO: COM'ERA COMPOSTO
I soldati di terracotta sono composti da sette parti principali (base, piedi, gambe, corpo, braccia, mani e testa), realizzate a mano o con stampi e assemblate successivamente.
Sono a grandezza naturale, alti da 1.80 a 2 m e pesano fino a 200 kg.
Ogni statua è un pezzo unico: i guerrieri sono tutti diversi tra loro, con dettagli diversi delle acconciature, delle armature e perfino delle caratteristiche fisiche (non mancano cicatrici e difetti fisici come ad esempio un labbro leporino o un orecchio mozzato).
In origine le statue erano dipinte con colori molto vivaci, oggi quasi completamente scomparsi. Allo stesso modo sono scomparse le armi in bronzo, andate perdute a causa di saccheggi compiuti anticamente.
Il mausoleo è una necropoli senza precedenti.
Per costruire la camera sepolcrale fu necessario modificare il corso di vari fiumi, scavare a più di trenta metri di profondità e organizzare il sepolcro prima di ricoprirlo con una collina piramidale alta oltre cinquanta metri.
Si è calcolato che solo per svuotare la fossa principale dell’esercito fu necessario estrarre l’equivalente di oltre cinquemila camion di terra.
QUALCHE INFORMAZIONE UTILE
L'esercito di terracotta di trova nella contea di Lintong, a circa 30 km da Xi'an.
Ci sono diversi modi per raggiungere il sito archeologico da Xi'an città.
1) potete acquistare un'escursione guidata che comprende anche il trasferimento: opzione comoda ma sicuramente meno economica.
2) potete raggiungerlo in autonomia, prendendo i mezzi pubblici.
Dalla stazione di Xian Bei c'è un bus diretto, il 306. Oppure potete prendere la linea 9 della metro, scendere alla fermata Huaqingchi, di fronte c’è la pensilina per il bus giallo 613.
Il biglietto costa pochi Yuan.
3) potete optare per un taxi. Noi abbiamo preferito chiamare un DiDi, che in circa un'ora ci ha portato a destinazione. Spesa irrisoria, parliamo di meno di 10 euro a tratta.
Ma abbiamo preferito essere autonomi e girare il sito con la massima libertà.
Se non lo avete fatto prima online, dovete mettervi in fila per acquistare il biglietto.
Mi raccomando, portate sempre il passaporto con voi!
In caso contrario non vi sarà permesso entrare!
Attrezzatevi perché la fila può essere lunga, soprattutto in alta stagione.
Dopo aver visitato l'intero complesso ci siamo diretti verso l'uscita per tornare a Xi'an.
Ma non abbiamo seguito il flusso dei turisti, abbiamo cominciato a passeggiare e ci siamo ritrovati in una sorta di quartiere, pieno di ristoranti, di negozietti e di bancarelle.
E allora, visto che non eravamo vincolati da orari o tempi prestabiliti, abbiamo deciso di fermarci a pranzo, per il nostro ormai mitico "little snack"!
Ci siamo fermati in un ristorante, in cui nessuno parlava inglese! Con il mio cinese arrugginito siamo riusciti ad ordinare.
Devo dire che è stata un'esperienza molto simpatica! Abbiamo mangiato bene, porzioni abbondanti come sempre, spendendo veramente poco!
L'agognata immortalità...
L'imperatore Qin Shi Huangdi giace indisturbato da oltre 2 mila anni...
Il suo fedele esercito continua a vegliare su di lui.
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