Agra, "Il Taj Mahal, una lacrima di marmo sospesa sul viso del tempo"

Pubblicato il 15 ottobre 2024 alle ore 11:42

Agra, Il Taj Mahal, "una lacrima di marmo sospesa sul viso del tempo"

 Così il poeta indiano Rabindranath Tagore descrisse il Taj Mahal... e quale migliore descrizione!

 

Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1983 e una delle Sette Meraviglie del Mondo moderno, il Taj Mahal è indubbiamente uno dei monumenti più sognati e visitati al mondo.

Opera simbolo dell’India, l'imponente mausoleo in marmo bianco è uno dei massimi esempi di arte musulmana e sepolcrale islamica.

 

“ Il cancello d’avorio sotto il quale passano i sogni ”                                                     ( Ruyard Kipling )

La storia del Taj Mahal di Agra  

Tutto iniziò nel 1607 quando l’imperatore Shah Jahan conobbe la sua sposa Arjuman Banu Begam, poi soprannominata Mumtaz Mahal (letteralmente “gioiello del palazzo”), nel bazar reale di Agra.

Già il giorno dopo l’imperatore chiese la donna in moglie e i due si sposarono, da quel momento divennero inseparabili e Mumtaz Mahal divenne la moglie eletta, preferita a tutte le altre mogli, e accompagnò il re ovunque anche nelle spedizioni militari, spesso riservate ai soli uomini.

Proprio durante una lunga campagna d’armi Mumtaz Mahal morì prematuramente, all’età di 39 anni, mentre dava alla luce il suo quattordicesimo figlio.

L’imperatore dopo la tragica scomparsa della sua amata si ritirò per un lungo periodo in preda ad una grandissima tristezza.

Dopo qualche tempo tornò con unico progetto che lo animò per il resto dei suoi giorni:  costruire un monumento che fosse all’altezza del suo amore eterno, tomba perfetta per la sua bellissima moglie, e che restituisse tramite l’arte immortalità al loro amore.  

Iniziarono quindi nel 1632 ad Agra, sulle rive del fiume Yamuna, i lavori per la costruzione del maestoso mausoleo.

L’imperatore seguì giorno per giorno, per circa 20 anni, con una minuzia ossessiva, ogni piccolo progresso della costruzione di questo enorme “tempio dell’amore” e volle convocare per l’occasione gli architetti più esperti del grande impero moghul e del mondo in generale; parteciparono ai lavori architetti musulmani ed anche l’italiano Veroneo di Venezia, il giardino fu progettato da un esperto proveniente dal Kashmir, le decorazioni da due artigiani hindu e da diversi artisti persiani e la cupola centrale da un architetto turco.  

I materiali giunsero da ogni dove con migliaia di carri probabilmente trainati da elefanti, il marmo bianco (circa 12mila tonnellate) giunse da Makrana, nel Rajasthan a circa 600 chilometri da Agra, le pietre dure dal Tibet, dallo Sri Lanka, dalla Persia, dalla Cina e dalla Birmania.  

 

Una curiosità sul Taj Mahal...

Si narra che Shah Jahan, una volta completata la costruzione del mausoleo dedicato alla moglie, abbia decretato di tagliare le mani a tutti i responsabili delle maestranze, e ordinato anche di tagliare la testa all’architetto e accecare coloro che avevano disegnato i progetti perché nessuno potesse eguagliare tanta bellezza architettonica costruendo un altro palazzo come quello.

 

Il sito archeologico

E dopo averlo ammirato, al tramonto, dal giardino di Mehtab Bagh, finalmente era arrivato il giorno della tanto attesa visita del Taj Mahal.

Il sito è aperto ogni giorno tranne il venerdi. Gli orari di apertura e chiusura variano durante le stagioni poiché, per consentire ai visitatori di vederlo all'alba e al tramonto, il Taj Mahal apre sempre 30 minuti prima dell'alba e chiude 30 minuti dopo il tramonto, indicativamente dalle 6:00/7:00 del mattino alle 17:00/18:00 di sera.

Il biglietto si può acquistare online sul sito dell'Heritage Monuments of India, o si può optare per l'ingresso salta fila con guida opzionale. Il costo per gli stranieri è di circa 1.100 rupie (€12,42), qualcosa in più se si include l'ingresso nel Mausoleo (+200 rupie €2,26). I bambini sotto i 15 anni (sia indiani che stranieri) entrano gratuitamente.

 

Noi abbiamo deciso di visitarlo all'alba, per poter godere delle prime luci del mattino, quando le cupole vengono piano piano illuminate dai raggi del sole.

Alle 6 del mattino troverete già tante persone in fila alla biglietteria. La scelta delle prime ore del giorno è dovuta ad un motivo ben preciso: riuscire a scattare foto al Taj Mahal riflesso nell'acqua, prima dell'accensione delle fontane, alle 8.00 in punto.

Con gli zampilli d'acqua infatti sarebbe impossibile scattare le iconiche foto del Mausoleo che si specchia nelle fontane antistanti.

Il palazzo indiano del Taj Mahal è collocato dentro un enorme giardino a base quadrata, struttura che l’architettura islamica predilige perché simbolo dello splendore divino.

Niente sarebbe senza i suoi giardini e la sua straordinaria simmetria. I giardini sono immensi e costituiti da fontane, piscine e giochi d’acqua nei quali il monumento eterno si riflette.  

La simmetria perfetta si ha grazie alla presenza degli altri monumenti costruiti appositamente per rendere il tutto geometrico: a destra e a sinistra del Mausoleo si trovano due costruzioni in arenaria rossa, una delle quali è una moschea, importante meta di pellegrinaggio islamica, l’altra non ha una funzione specifica ma è stata costruita soltanto per restituire simmetria al complesso.

 

Il complesso architettonico del Taj Mahal si compone di cinque elementi principali:

- il darwaza (portone)

- il bageecha (giardino)

- il masjid (moschea)

- il mihman khana (“casa degli ospiti”, chiamata anche jawab) 

- il mausoleum ovvero la tomba dell’imperatore Shah Jahan e di sua moglie.

 

Il mausoleo, cuore della struttura, è una costruzione alta, nel suo punto più elevato, ben 68 metri, sulla quale svetta una cupola di 26 metri di altezza e 18 metri di diametro.

Tutta la struttura  poggia su una base rettangolare, sempre in arenaria rossa, alta 7 metri e chiusa agli angoli da quattro minareti, alti 42 metri, all’interno dei quali è posta una scala spiroidale che attraversa ognuno lungo tutta la sua altezza per permettere così di raggiungerne anche la cima.

Sono stati posizionati agli angoli in modo da delimitare l’intera struttura.

Il monumento sepolcrale , detto “cenotafio”, si trova precisamente al centro.

Nella camera ottagonale, adibita a sepolcro, si trovano i sarcofaghi di Mumtaz e di Shah Jahan, morto nel 1666 e deposto accanto a lei.

Oggi le tombe sono vuote, poiché pare che i corpi dei due sovrani siano stati traslati nella cripta o, come afferma qualcuno, siano stati addirittura nascosti nelle fondamenta del palazzo, dove furono costruite ben diciassette stanze rese poi impraticabili.

Le tombe dei due sovrani sono ricoperte di mosaici costellati di pietre preziose, decorati con colori vivaci e fitti disegni. Una preziosa culla che accoglie il loro riposo eterno.

I raggi del sole dell'alba che accendono il Taj Mahal sono pura magia.

Note...

Ciò che rende il Taj Mahal ineguagliabile in tutto il mondo è il non avere una facciata unica: secondo una soluzione di geometria autoreplicante, la facciata posteriore è stata replicata in modo speculare in quella anteriore, quella che si può ammirare dal giardino Mehtab Bagh, dall'altra sponda del fiume Yamuna.

 

La città di Agra, nel cuore della regione indiana dell’Uttar Pradesh, ha seri problemi di inquinamento e per impedire che questo rovini in maniera irrimediabile il marmo bianco del monumento negli ultimi anni sono state adottate importanti misure per tutelarlo.

Al Taj Mahal non si può arrivare con mezzi a motore tradizionali, ma soltanto con le navette elettriche messe a disposizione per le visite e tramite i risciò a pedali. 

Vi consiglio di pernottare un uno degli hotel vicino al sito, in modo da arrivare a piedi senza problemi.

 

E questi siamo noi: io e mio marito Gianluca, ed i nostri compagni di viaggio Irvana e Mauro.

 

...un altro sogno realizzato! 

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