Wat Rong Khun, il provocatorio ed eccentrico Tempio bianco

Pubblicato il 5 marzo 2025 alle ore 06:15

Non si può dire d’aver visto Chiang Rai senza essere stati a Wat Rong Khun!

Il tempio bianco è diventato il simbolo della città.

Wat Rong Khun, il provocatorio Tempio Bianco di Chiang Rai

E' sicuramente un tempio particolare ed eccentrico, probabilmente il più stravagante, e per questo molto noto, del nord della Thailandia.

L’unicità di Wat Rong Khun è dovuta al colore bianco e agli specchietti, presenti nell’intonaco, che scintillano alla luce del sole. Il colore bianco simbolizza la purezza del Buddha, mentre gli specchieti ne simbolizzano la saggezza. 

L'effetto è veramente particolare! Sotto i raggi del sole il tempio riflette una luce abbagliante, quasi artificiale.

L’opera è stata progettata da Chalermchai Kositpipat, famoso artista e pittore Thai.

La sua costruzione ebbe inizio nel 1997 ma non è chiara la data in cui la sua costruzione dovrebbe concludersi; si ipotizza addirittura nel 2070!  È realizzato completamente in gesso bianco e questi specchietti che, riflettendo il sole, creano giochi di luce.

Questa caratteristica, tanto apprezzata dal suo creatore,  è fortemente criticata dalle popolazioni indigene in quanto "contro la tradizione locale", che prevede uno stile architettonico basato su colorazioni vivide e sgargianti.

Ma è un tempio pensato, proprio per la sua unicità e particolarità, per attirare più i turisti che per la popolazione locale.

In pochi avranno notato le strane e ambigue sculture (falliche) presenti alla base del ponte che conduce all’ingresso.

E già questo dovrebbe far presagire che non si sta per visitare il classico tempio buddista...

 

Il percorso che il visitatore deve attraversare per arrivare alla sala principale (Ubosot) rappresenta  il ciclo del Samsara ovvero il ciclo di morti e rinascite che ogni essere vivente deve percorrere per arrivare all'illuminazione.

Si comincia attraversando un mare di mani che escono dal terreno, che rappresentano il desiderio e la brama di potere, mentre le due figure demoniache ai lati del ponte centrale simboleggiano le tentazioni.

Superando il ponte si arriva invece alla "porta del paradiso", ovvero all'ingresso dell'Ubosot, la sala principale del tempio.

Il ponte rappresenta la via attraverso la quale si raggiunge il Paradiso, ponendo fine al ciclo delle rinascite.

Nella dottrina Buddhista tutti gli essere viventi sono soggetti ad un ciclo continuo di morte e rinascita.

Tale ciclo termina soltanto con il raggiungimento della felicità eterna (Illuminazione).

L'Ubosot incarna elementi di design della classica architettura thailandese, come il tetto a tre livelli e l'abbondante uso di serpenti Naga.

 

L'interno del tempio, invece, è nettamente in contrasto con il suo esterno: si passa rapidamente dal bianco incontaminato a colori accesi, di un effetto sconcertante.

Rimarrete sorpresi ma anche un pò confusi dal suo interno: non troverete i classici arredi buddisti, statue del Buddha, incensi e candele, tappeti... niente di tutto questo!

 

Potrete ammirare murali raffiguranti vorticose fiamme arancioni e volti di demoni, intervallati da idoli e super-eroi occidentali come Michael Jackson, Neo di Matrix e Freddy Krueger.

Immagini di guerre nucleari, di attacchi terroristici come l’attacco al World Trade Center, pompe petrolifere con teste di drago sottolineano l’impatto distruttivo che gli esseri umani hanno avuto sulla terra.

La presenza di Harry Potter, Superman e Hello Kitty confonde un po’ il messaggio, ma la morale generale è chiara:

le persone sono malvagie.

All'interno non è possibile scattare fotografie.

 

Fuori dal tempio, nel giardino adiacente, parte dell’immenso parco appartenente alla stessa struttura, si trova ogni sorta di riferimento al mondo dei film e dei cartoni.

Dei vasi pendenti coi fiori riproducono la testa di Hell Boy, il Maestro Yoda, la faccia con mille chiodi di Hellraiser e altri.

E infine una statua a grandezza d’uomo, seduta sulla panchina all’uscita, riproducente un Iron Man in chiave rock-thai.

Quando conviene visitare questo tempio?

Il sito è veramente molto turistico e frequentato; fin dalle prime luci dell'alba troverete folle chiassose di turisti intenti a scattare foto.

Se volete visitarlo con più tranquillità vi consiglio di andare all'ora di pranzo o nel tardo pomeriggio, quando  i pullman di turisti avranno lasciato il parcheggio, continuando il loro tour nel nord.

Il Tempio Bianco di Chiang Rai non è semplicemente una struttura religiosa: è un'opera d'arte che sfida le convenzioni, un simbolo di bellezza, spiritualità e audacia creativa.

 

Ogni angolo, ogni dettaglio di questo tempio scintillante racconta una storia di purificazione e ricerca interiore, mentre l’uso di simboli moderni e surreali sfida la tradizione in modo affascinante.

Visitare il Wat Rong Khun non è solo un viaggio fisico, ma un’esperienza che invita a riflettere sulla fragilità della vita e sulla ricerca della salvezza, un luogo dove il passato e il futuro si incontrano, trasformando ogni visita in una scoperta senza tempo.

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