Tradizione e storia delle case rosse, un tratto distintivo della Norvegia
Le pittoresche case rosse norvegesi sono un'immagine indelebile nella mente di chi ha visitato il Paese nordico.
Immaginate di passeggiare per le strade di Tromsø oppure Bergen: il vostro sguardo sarà catturato da una distesa di case rosse che si affacciano sui fiordi, sulle montagne innevate o sui laghi cristallini della Norvegia.
Questo colore avvolgente è diventato un tratto distintivo dell’architettura norvegese, un elemento che rende questo paesaggio, attraversato dal Circolo polare artico, unico al mondo.
Ma sapete perché le case norvegesi sono quasi tutte rosse?
Il motivo, probabilmente, vi sorprenderà.
Bianco, giallo, rosso: la differenza delle colorazioni delle case
Le case norvegesi erano realizzate per la maggior parte in legno.
Verniciarle rappresentava innanzitutto una protezione dal clima rigido ed in generale dagli agenti atmosferici.
Secondo la tradizione il colore di ogni abitazione veniva stabilito in base alla classe sociale:
le persone ricche abitavano nelle case tinteggiate di bianco, le persone di ceto medio nelle case gialle mentre le persone più povere, tra cui i pescatori, erano colorate di rosso.
Perché il colore rosso per i ceti più bassi?
Perché il pigmento rosso era più economico e facilmente reperibile in Norvegia, grazie alle miniere di rame di Falun in Svezia.
La sua economicità rispetto ad altri tipi di vernici lo rendeva la scelta ideale per le famiglie, che potevano così proteggere le case senza gravare eccessivamente sul bilancio domestico.
Il colore rosso, inoltre, era da sempre associato alla forza, alla vitalità e alla protezione.
Dipingere le case di rosso era di buon auspicio, per augurare prosperità e benessere alla famiglia, oltre ad essere considerato un colore in grado di tenere alla larga gli spiriti maligni.
Il “Rosso Falun”: una vernice speciale
Le case colorate di rosso della Norvegia avevano questo colore perché inizialmente venivano tinteggiate con una vernice che era derivata dal sangue dei pesci.
Successivamente venne introdotto l'utilizzo del "rosso Falun", una vernice a base di acqua, pigmenti di ossido di ferro e altri additivi, ricavata dalle miniere di rame Falun.
Da qui il nome di questo tipo di rosso.
La tonalità “Rosso Falun” varia dal rosso mattone al rosso brunito a seconda del tempo di esposizione alla luce solare e all’ossidazione.
Si tratta di una vernice facile da miscelare e molto economica.
La sua produzione, che avviene ancora oggi nella città di Falun in Svezia, è l’esito di un processo artigianale che richiede cura e attenzione.
Le case rosse norvegesi ai giorni nostri
Oggi, l'utilizzo del “Rosso Falun” non è obbligatorio, ma la tradizione rimane molto diffusa.
Le nuove case in legno spesso vengono dipinte di rosso per mantenere l'armonia paesaggistica e il senso di identità culturale.
Il colore rosso è diventato un simbolo della Norvegia e un elemento distintivo del suo patrimonio culturale.
Oggi, la maggior parte di queste abitazioni, viene utilizzata per scopi turistici.
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